Avete deciso di rivestire il pavimento di casa con il parquet? Scelto anche l’essenza di legno e la finitura? Il trattamento? Bene, ora c’è un’altra considerazione da fare, più importante di quanto si tenda a pensare: lo schema di messa in posa del parquet, ovvero la geometria secondo cui verranno disposti i listoni o le listarelle. Non si tratta solo di scelta estetica (che pure è molto importante) ma anche funzionale.
La messa in posa del parquet è infatti da considerare anche in base alla forma della stanza in cui si andrà ad applicare. Nel tempo il legno tende ad assestarsi, e lo fa principalmente sul lato corto del listone: ecco che in ambienti lunghi e stretti come corridoi e ingressi sarebbe bene disporre il lato lungo del listone nel senso della parete.
Considerate inoltre il fattore luce: se i raggi naturali che entrano in casa seguono una direzione, è opportuno farla combaciare con la posa del parquet se volete che un effetto visivo che amplia lo spazio, e mette in evidenza le venature del legno. Altra considerazione è quella di posare i listoni nella direzione di chi entra nella stanza se l’ambiente è piccolo, perché una volta dentro si avrà la sensazione di uno spazio ‘continuo’ rispetto all’ingresso. Naturalmente l’ampiezza e la larghezza di una stanza si possono valorizzare (o minimizzare) disponendo i listoni nel senso preferito: seguendo il lato maggiore ‘allungheranno’ lo spazio, mentre disponendoli nel senso della parete più piccola ‘allargheranno’.
Una volta fatte queste considerazioni, occorre mediarle con le preferenze estetiche: la geometria di posa può variare dal:
1) cassero irregolare – o posa a correre – in cui i listoni hanno la stessa larghezza ma diverse lunghezze, e si dispongono in maniera sfalsata in modo che il risultato sia asimmetrico (opzione realizzabile con listarelle piccole ma anche assi di legno massello, che si possono disporre parallelamente al muro o in diagonale rispetto alle pareti);
2) il cassero regolare invece prevede che gli elementi abbiano le stesse dimensioni e siano disposti in modo che le giunzioni (del lato corto) creino un pattern ordinato- anche in questo caso si possono disporre in diagonale o orizzontale.
Altro classico è la spina di pesce: i listoni vengono disposti a 90° l’uno con l’altro, in un’inclinazione dritta o ad angolo rispetto le pareti. Il disegno che ne risulta è nel complesso regolare ma crea del ‘movimento’ visivo.
Esiste anche la cosiddetta spina ungherese, in cui i lati corti vengono tagliati per combaciare con un’inclinazione di 45° ad un estremo e 60° all’altro.
Ancora, vi sono pattern più elaborati come la posa a mosaico (o posa a quadri), che prevede che le liste, tagliate in modo da avere uguali dimensioni, vengono accorpate in lunghezza fino a formare un quadrato; oppure la cosiddetta fascia e bindello, in cui la finitura riguarda la fascia perimetrale, con geometria diversa rispetto al resto della stanza, una sorta di cornice.