Come si sta evolvendo il settore della ristrutturazione? Quali sono le tendenze che domineranno gli anni avvenire? Su cosa dovrebbero puntare i professionisti della casa?

I risultati dell’ultima ricerca Houzz & Home danno una panoramica delle scelte di chi ha rinnovato casa nel 2016 e svelano le aspettative per il 2017.

«Il 2016 è stato un altro anno forte per il mercato della ristrutturazione, con i proprietari che continuano a investire nella propria casa», ha dichiarato Mattia Perroni, managing director di Houzz Italia.

«Se la maggior parte dei lavori di ristrutturazione è spinta dal desiderio di rinnovare una casa in cui si è vissuto da un po’ di tempo, sono i neo-proprietari a fare progetti più grandi, a investire di più e sono più propensi ad assumere professionisti rispetto agli altri proprietari di casa».

Questo è quanto emerge dall’ ultima edizione di Houzz & Home, una ricerca condotta annualmente a livello internazionale con l’obiettivo di analizzare le tendenze nel settore casa. I dati sono stati raccolti attraverso un sondaggio online a cui hanno risposto oltre 185 mila persone provenienti da 14 paesi nel mondo, di cui quasi 6 mila italiani che hanno rinnovato casa nel 2016 o che la rinnoveranno nel 2017.
Nello specifico, più di un italiano su tre svolge o ha svolto di recente un intervento di ristrutturazione sostanziale (36%), mentre la stragrande maggioranza si dedica all’arredamento e/o alla decorazione della casa (61%).

In cima alle priorità continuano a esserci il miglioramento dell’estetica e della funzionalità dell’abitazione (rispettivamente 63% e 58%). Ma quali sono gli altri desideri?

Trending now: domotica ed ecosostenibilità 

La casa del futuro è sempre più intelligente e sensibile alle questioni ambientali. La tecnologia domotica e l’architettura ecosostenibile sono due tendenze fortemente in ascesa, anche in Italia.
Chi ristruttura vuole case più efficienti dal punto di vista energetico (45%) e intelligenti, ovvero dotate di tecnologie domotiche che permettono l’automazione e la gestione coordinata di vari elementi (23%).

Circa uno su tre installa apparecchi di questo tipo durante l’intervento (24% contro il 18% nel 2015), una percentuale ancora più alta per i neo-proprietari di casa (35%).

In molti ricorrono a materiali ecosostenibili (18%) e cresce anche l’interesse verso gli impianti solari: siamo tra i paesi più attivi da questo punto di vista insieme a Germania e Australia (installati rispettivamente dal 5%, 5% e 8% dei rispondenti che hanno ristrutturato casa nel 2016).

Queste due tendenze sono certamente in dialogo tra loro, anche perché la domotica è sinonimo di risparmio energetico e quindi di attenzione all’ambiente.

A interessarsi maggiormente degli aspetti ambientali è chi decide di ristrutturare l’immobile per poi rivenderlo nel breve periodo (39%).

Questo risultato rispecchia da un lato la consapevolezza che l’uso di materiali ecosostenibili aumenterà il valore dell’immobile e dall’altro il fatto che, probabilmente, a meno che non si abbia intenzione di vendere, non si percepisce un forte rapporto costi/benefici.

La sicurezza, prima di tutto

I rifacimenti degli impianti sono tra gli interventi più popolari, in primis quello elettrico (47%) e soprattutto per le case acquistate da poco (73%). Segue l’impianto idraulico (46%) e quello di riscaldamento (36%).
Ma sapete qual è il paese dove preme di più sentirsi sicuri tra le mura di casa?  Ebbene sì, gli italiani sono quelli che in assoluto adottano maggiori accorgimenti per proteggere la casa dai furti. Sempre più proprietari installano sistemi di sicurezza come impianti d’allarme, telecamere, sensori e interfoni (19% contro il 13% nel 2015). La Danimarca è invece il paese dove questa necessità è avvertita meno (4%).

I neo-proprietari di casa guidano il mercato delle ristrutturazioni

La ricerca Houzz & Home analizza i risultati mettendo a confronto tre segmenti di proprietari di casa: chi ha acquistato casa da poco (“nuovi proprietari”), chi ha casa da molto tempo e continuerà ad abitarci (“proprietari di lunga durata”) e chi invece la sta per vendere (“futuri venditori”).
Da tale confronto emergono interessanti differenze. Una è appunto la maggiore propensione dei futuri venditori all’impiego di materiali ecosostenibili. Di contro chi ha appena comprato casa investe di più nel suo miglioramento rispetto a chi ristruttura un’abitazione in cui abita da tempo. Con investimento maggiore non si intende solo il lato economico (budget medio 53.532 € vs 40.301 € dell’intero campione), ma anche la portata del progetto: sono quasi due volte più propensi a rinnovare tutte le stanze (51% vs 34%).
Chi acquista un immobile ha voglia di personalizzare gli spazi secondo il proprio gusto e le proprie esigenze (49%). Le persone preferiscono un’abitazione da ristrutturare rispetto a una già “pre-confezionata” che potrebbe non corrispondere alla propria idea di casa dei sogni.
Un altro fattore decisivo che spinge i proprietari a ristrutturare piuttosto che orientarsi al nuovo è la volontà di rimanere nel proprio quartiere (31%).

Il 2017 all’insegna del restyling della casa

I progetti di arredamento e/o decorazione sono notevolmente in crescita. Si è passati da una percentuale del 45% nel 2015 al 61% nel 2016. Guardando alle aspettative future, gli interventi di questo tipo sono destinati a crescere ulteriormente: per il 2017 sono previsti da oltre la metà degli italiani che rinnoveranno casa (52%).
Anche per quando riguarda le ristrutturazioni sostanziali si è registrata una crescita (30% nel 2015 e 36% nel 2016) ma allo stesso tempo considerando la spesa media si nota un calo del 6% sul budget stanziato per questi interventi (da 43 mila nel 2015 a poco più di 40 mila nel 2016).

Cosa accade negli altri paesi? La Germania vince il titolo come paese al mondo in cui si investe di più nelle ristrutturazioni, con un budget medio di 60 mila euro, tra l’altro in crescita rispetto all’anno scorso.
Tra i principali acquisti previsti dagli italiani per il 2017 vi sono lampade (32%), complementi décor come quadri, cuscini, specchi, vasi e così via (29%), pezzi d’arredo di grandi dimensioni come divani, tavoli, cassettiere, ecc. (29%) e di piccole dimensioni come poggiapiedi, tavolini, scaffalatura, ecc. (23%), ma anche accessori per finestre come tende, pannelli oscuranti, persiane e così via (26%)

Cucina e bagno, le stanze regine delle ristrutturazioni

Quando si ristruttura casa, il bagno è sicuramente in cima alla lista delle priorità (26%), seguito dalla cucina (22%) e dalla camera da letto (19%). I budget riservati alla ristrutturazione di questi ambienti variano chiaramente in base all’ampiezza degli spazi.
In Italia, per bagni più piccoli di 5 m² la spesa media è di 4.800 €, mentre per superfici più grandi si sale a 6.100 €.
In cucina si spendono 5.900 € per le metrature inferiori ai 12 m² e 6.300 € per quelle più ampie.

Le problematiche da affrontare

Non riuscire a rispettare il budget prefissato: questa è stata la maggiore difficoltà riscontrata dagli italiani (50% la media, che sale al 65% per i neo-proprietari), seguita dal rispetto delle tempistiche (32%) e dalla gestione di imprevisti e problemi inaspettati (25%).

Ma come finanziamo i progetti di ristrutturazione? La stragrande maggioranza degli italiani utilizza i propri risparmi o fondi personali (78%), al secondo posto, seppur con una frequenza molto più bassa, i prestiti di amici e/o familiari (11%). C’è poi chi ricorre a un mutuo per ristrutturazioni garantito dal valore della casa (9%).

ll ruolo chiave dei professionisti

Sempre più persone si rivolgono a professionisti del settore per rinnovare casa. Nel 2015 i proprietari che avevano affidato l’intervento alle mani di un esperto erano l’88%, nel 2016 salgono al 91%.
Confrontando i dati internazionali, pare che in tutto il mondo, dal Nord America all’Oceania, i professionisti siano imprescindibili quando si rinnova casa. In tutti i paesi questa percentuale oscilla dal 76% in Danimarca al 94% in Irlanda.
Quali sono i Professionisti più richiesti? In Italia sul podio ci sono idraulici (52%), elettricisti(51%) e imprese edili (46%), ingaggiati da circa la metà degli intervistati. Cresce anche il coinvolgimento degli architetti (dal 28% nel 2015 al 31% nel 2016).

E in base a cosa scegliamo un Professionista rispetto a un altro? Al primissimo posto emerge l’importanza del passaparola, ovvero delle recensioni online o delle raccomandazioni (45%). Fondamentale anche l’esperienza con progetti con obiettivi simili (30%) e le buone doti comunicative e organizzative (23%).

Curiosità: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il costo invece non sembra essere così determinante nella scelta di un professionista (22%) o comunque non è il primo e l’unico aspetto che le persone considerano, dando molto più peso al passaparola.

Fonte: https://www.houzz.it/ideabooks/88845242?utm_source=Houzz&utm_campaign=u5783&utm_medium=email&utm_content=gallery1&newsletterId=5783